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Nuovo aggiornamento per Google +

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Dopo averlo annunciato ieri con un video promozionale, Google ha implementato nella giornata odierna un nuovo aggiornamento di Google +, il social network lanciato circa un anno fa dal colosso di Mountain View. 

La frequenza degli aggiornamenti del servizio e la costante introduzione di nuove funzionalità deve essere letta come un tentativo di diminuire la distanza che separa il social di Google dal dominatore del mercato e cioè da Facebook.

Nonostante i dati segnalino che Google + possieda un considerevole numero di utenti registrati e che l'azienda californiana abbia ristrutturato i propri servizi in funzione del suo social il servizio stenta ancora a decollare e sono pochi gli utenti che lo utilizzano con costanza.

Il susseguirsi di aggiornamenti deve perciò essere letto nell'ottica di un tentativo di introdurre modifiche che rendano appetibile Google + permettendogli di strappare ai rivali fette di mercato importanti.

L'ultimo aggiornamento si concentra in particolar modo sull'interfaccia e sulla grafica del sito. Il cambiamento più vistoso è l'allargamento della colonna centrale che ora occupa la maggior parte dello schermo. Tuttavia lo stream di aggiornamenti non ha subito modifiche di sorta e gran parte dello spazio ottenuto da questa riorganizzazione è vuoto. Inoltre la colonna dello stream risulta spostata eccessivamente sulla sinistra e rende la visione straniante. Qualcuno ipotizza che lo spazio in eccesso potrebbe essere occupato dalla pubblicità, ma a nostro avviso una scelta del genere sarebbe eccessivamente aggressiva.

I tab che nella precedente versione erano posizionati sulla barra orizzontale posta sopra lo stream si trovano ora sulla sinistra in verticale e sono stati resi dinamici; mentre sulla destra è stato dato maggiore respiro alla chat e ai videoritrovi.

Cambia anche la grafica dello stream, i cui elementi ora appaiono riquadrati in una sorta di baloon fumettistico. Una soluzione che ricorda lo sfortunato Chime.in e che dobbiamo confessare di apprezzare molto poco. 

Infine è stata aggiunta, nella pagina di visualizzazione del profilo, la possibilità di aggiungere un'immagine di copertina in tutto e per tutto simile a quella del Diario di Facebook ma con limiti molto più stringenti (e fastidiosi) in termini di dimensioni (il servizio infatti non accetta immagini più strette di 900 pixel).

Insomma, in conclusione, non possiamo dirci soddisfatti di quest'aggiornamento perché piuttosto che tentare una differenziazione rispetto al principale concorrente, magari potenziando la funzione di aggregazione algoritimica delle news ancora incredibilmente sottovalutata nonostante la crescita di servizi analoghi (vedi Prismatic e Wavii), a Google hanno pensato di rincorrere Facebook sul suo stesso terreno, dando l'impressione di procedere per tentativi e finendo per commettere degli errori di distrazione fin troppo vistosi.


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